La panna cotta senza gelatina è possibile, basta conoscere le alternative migliori. Non amo particolarmente la colla di pesce – tipica, ricavata anticamente dal collagene dei pesci e ora da quello degli animali come il maiale: conferisce una struttura pesante e gommosa. L’agar agar è molto meglio, rende la panna cotta più fresca e simile al budino. Ma la soluzione più appagante di tutte è questa svelata nella mia ricetta: l’albume. ebbene sì, provare per credere!

Panna cotta senza gelatina
Una panna cotta senza gelatina, una panna cotta senza colla di pesce né agar agar… insomma una panna cotta senza addensanti: è possibile? Eccome! Ecco il mio segreto!
Ingredienti
- 300 g panna fresca
- 120 g latte fresco intero
- 65 g zucchero semolato
- 1 baccello vaniglia
- 70 g albumi a temperatura ambiente
- 1 pizzico sale
Procedimento
- Incidete per il lungo la bacca di vaniglia e raschiate tutti i semini interni.
- In un pentolino unite tutti gli ingredienti (semini e baccello di vaniglia* compresi)tranne gli albumi. Scaldate dolcemente, mescolando e senza mai portare al bollore. Lo zucchero deve sciogliersi completamente.
- Lasciate riposare fino a quando il composto torna tiepido, a temperatura ambiente. Eliminate il baccello di vaniglia. Unite gli albumi mescolando costantemente per incorporarli alla perfezione. Versate nelle cocottine, o in uno stampo unico.
La cottura a bagno maria
- Ponete le cocottine in una pirofila ampia e, facendo attenzione, versate nella pirofila dell'acqua bollente. Fermatevi a circa metà altezza delle cocotte.
- Cuocete in forno statico preriscaldato a 160°C, per 60 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare completamente. Assaggiate e innamoratevi della magia!
Note
Potete certamente usare l’estratto di vaniglia al posto del baccello. Se usate quest’ultimo, potete usare nella ricetta solamente i semini interni e conservare il baccello per molti altri scopi: aromatizzare zucchero e caffè ad esempio, oppure congelarlo per usarlo come raffinata decorazione. Potete usare una panna di origine vegetale e anche del “latte” di origine vegetale, se siete intolleranti al lattosio. Io non ho provato ma aspetto volentieri aggiornamenti!